La nascita dei display tattili rappresenta uno dei momenti più significativi nella storia dell'informatica, segnando una rivoluzione nel modo in cui gli esseri umani interagiscono con le macchine. Questo cambiamento non è avvenuto dall'oggi al domani, ma è il risultato di decenni di ricerca e sviluppo che hanno visto la collaborazione di scienziati, ingegneri e visionari.
La tecnologia touchscreen, ovvero quella che permette agli utenti di interagire con uno schermo mediante il tocco delle dita, ha le sue radici negli anni '60. Uno dei primi prototipi fu sviluppato da E.A. Johnson nel Regno Unito. Johnson lavorava per il Royal Radar Establishment e creò un display che poteva rilevare la posizione di un tocco su uno schermo tubo catodico. Questo primo dispositivo era rudimentale e veniva utilizzato principalmente in ambito militare e per la gestione del traffico aereo, ma gettò le basi per i futuri sviluppi.
Negli anni '70, la tecnologia continuò a evolversi con il contributo di molteplici ricercatori. Nel 1971, il dottor Samuel Hurst, mentre lavorava presso l'Università del Kentucky, inventò quello che chiamò "Elograph," un dispositivo che non solo poteva rilevare il tocco, ma anche calcolare con precisione la posizione del tocco in tempo reale. Hurst fondò poi la Elographics, e nel 1977, la compagnia sviluppò un touchscreen resistivo che poteva rilevare il contatto sia con la pelle umana sia con altri oggetti, come uno stilo. Questa tecnologia venne poi adottata in numerosi ambiti, inclusi quelli medici e industriali, per la sua precisione e affidabilità.
Parallelamente, nel 1982, la University of Toronto sviluppò il primo touchscreen capacitivo multi-tocco, che permetteva agli utenti di eseguire gesti complessi come pizzicamenti e scorrimenti con più dita. Questa innovazione segnò un punto di svolta per l'industria e aprirebbe la strada a future applicazioni in dispositivi personali.
L'arrivo degli anni '80 vide una rapida commercializzazione della tecnologia touchscreen. Companies come Hewlett-Packard iniziarono a esplorare l'uso dei touchscreen nei loro prodotti informatici, realizzando computer che potevano essere comandati direttamente con un dito, senza necessità di tastiera o mouse. Questo periodo fu testimone di un incremento nell'uso di touchscreens in ambiti pubblici e privati, dalla navigazione di menu in ristoranti e banche fino all'uso in dispositivi di consumo come le prime agende elettroniche.
La capacità di interagire con i computer attraverso semplici tocchi ha aperto nuove frontiere nell'ergonomia e nel design dell'interfaccia utente. Gli sviluppatori hanno iniziato a creare interfacce sempre più intuitive, che permettevano agli utenti di navigare programmi e dati in modo più naturale e diretto. Questo ha portato a una democratizzazione dell'uso del computer, rendendolo accessibile a un pubblico più ampio, compresi bambini e anziani, che potevano non essere a loro agio con le interfacce di comando tradizionali.
Questo è solo l'inizio della storia del touchscreen, che continua ad evolversi e ad adattarsi alle esigenze di una società sempre più connessa e interattiva. Nel prossimo segmento, esploreremo come l'arrivo degli smartphone e dei tablet abbia ulteriormente trasformato le nostre aspettative e il nostro modo di interagire con la tecnologia.